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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via della Maschera d'Oro (R. V – Ponte) (da  Piazza  Fiammetta  a  Piazza Lancellotti)

È comune tradizione che in questa contrada risiedesse, nei tempi più calamitosi delle romane fazioni, gli ambasciatori e ministri delle corti estere. Molte sono le cose degne di osservazione all'intorno del presente luogo ove giacciono antichi edifici. Fra questi, vicino alla chiesa di San Trifone havvi quello storiato (istoriato) con affreschi accuratamente descritti dal Vasari (1511-1574) "Storia dei pittori"; e siccome il tempo ha in parte distrutto tali pitture, vuolsi da alcuni che si osservassero in esse dei putti d'attorno una gran maschera foggiata col colore di questo prezioso metallo”. (Rufini - 1847)

La casa descritta dal Vasari (Palazzo Milesi al n. 7) stava di fronte al palazzo già dei Cesi, e la pittura rappresentava "Niobe" del Polidoro che si presenta alle genti che le offrono doni.

Nel palazzo dei Cesi, da loro acquistato nel 1567, vi furono tenute le prime sedute dell’Accademia dei Lincei nel 1603. Vi fu anche ospitato Galileo Galilei che nel 1610 fece parte di quell’Accademia.

La  casa della Niobe apparteneva ai Milesi e fu venduta ai Bacconi da Marzio Milesi (c.1570-1637) nel 1615, per gli atti del notaio Giulio Olivello, .

Su altra casa della stessa strada (Palazzo Lancellotti al n. 9), decorazioni anche di Polidoro [1] (+ 1549) e Maturino (+ 1528) che rappresentavano un pellegrinaggio di Egizi e Mori.

Vicino al detto palazzo e all’albergo della Maschera d’Oro, v’era la chiesa di San Salvatore Primiceri o de Primicero, trasformata nel 1934 in una casa. Si è rifatto sul fronte della casa il tabernacolo, e la cornice della porta è diventata quella di un portone vicino.
La chiesuola fu edificata e consacrata da Pasquale II nel 1113, si chiamò anche il San Salvatore di Locereo, nel XVI secolo, (per corruzione) e S. Salvatore alla Volpe.
Nel 1604, dopo la concessione della chiesa alla confraternita dei SS. Trifone e Camillo, prese il titolo di quella di San Trifone a via della Scrofa [2] (vedi - Regola), senza che l’antico nome sparisse.

L’edicola con testa di cherubino a bassorilievo, ch’è nella strada, è del XVI sec [3].

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[1] )            Polidoro Caldara = Polidoro da Caravaggio

[2] )            Nel 1006, sotto Giovanni XVIII (Giovanni Fasano - 1003-1009), il prefetto Crescenzio edificò S. Trifone in Posterula che si trovava in via della Scrofa. La chiesa fu demolita quando venne edificato il nuovo convento di S. Agostino (vedi via della Scrofa - Campo Marzio).

[3]              La tela dell’edicola fu distrutta nell’incendio del 2005. Rappresentava la Madonna con Bambino ed i Santi Ninfa, Respicio e Trifone.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Via della Maschera d’oro

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